Storia dello zucchero

Il caramello ha una storia affascinante.

Le prime testimonianze risalgono alla Persia dell’anno 1.000 d.C, ma il processo di caramellizzazione si è perfezionato solo nel corso dei secoli più recenti, fino allo sviluppo di diverse varianti ormai diffuse in tutto il mondo.

Nonostante il concetto di dolci a base di zucchero abbia una storia antica, lo zucchero fu considerato per secoli una merce di lusso e divenne più accessibile alle masse solo con l’avvento dell’industrializzazione.

Il suo processo di lavorazione era infatti estremamente costoso e laborioso, pertanto poteva trovarsi quasi esclusivamente nelle cucine nobiliari per dolcificare e decorare vari piatti.
Inoltre, i dolci che potevano assomigliare vagamente ad una moderna caramella erano preparati con miele, spezie e frutta secca, mescolati insieme e poi solidificati.

Durante il Medioevo, lo zucchero era importato in Europa da regioni come il Medio Oriente e successivamente dall’area mediterranea, come il Nord Africa e la Spagna.

I mercanti che commerciavano lo zucchero svolgevano un ruolo chiave nella sua distribuzione, in quanto disponevano di diverse modalità per rivenderlo, come mercati e fiere, empori e botteghe specializzate, o per trattativa diretta: in alcuni casi, gli acquirenti più ricchi potevano trattare direttamente con i mercanti per acquistare quantità maggiori.

Inoltre, considerato il suo costo elevato, alcuni mercanti offrivano addirittura sistemi di credito o scambio, permettendo ai clienti di acquistare lo zucchero e pagare in seguito, magari offrendo beni o servizi in cambio.

Durante l’era delle esplorazioni, i viaggiatori europei scoprirono nuove rotte commerciali e terre ricche di risorse, inclusi luoghi come le isole del Pacifico, le Americhe e altre regioni tropicali.

Questi territori erano ideali per la coltivazione della canna da zucchero e ne conseguì l’installazione di grandi piantagioni, in particolare nei Caraibi, in Brasile e nelle colonie spagnole e portoghesi dell’America.

Le tecniche di raffinazione pertanto migliorarono rispetto al periodo medievale, consentendo una produzione più raffinata e una maggiore varietà di dolci e dessert a base di zucchero.

I caramello come lo conosciamo oggi però non era ancora un prodotto distintamente definito, ma il suo sviluppo e la sua presenza nelle cucine aristocratiche stavano gradualmente crescendo.

Durante il Rinascimento ad esempio, per abbellire tavolate e banchetti importanti, furono elaborati dolci con decorazioni complesse e colorate che incorporavano zuccherini, confetti e persino sculture di zucchero.

Fu però soltanto durante la Rivoluzione Industriale che si verificarono notevoli progressi tecnologici. Nuove macchine e tecniche resero più efficienti la produzione e la raffinazione, riducendo i costi e aumentando la disponibilità dell’ingrediente.

Sebbene l’accostamento di dolce e salato non fosse una novità nel mondo culinario, l’infusione del sale nel caramello ne ha rivoluzionato il suo profilo gustativo.

Reso famoso da alcuni chef e pasticceri negli Stati Uniti e in Europa verso la fine del XX secolo e l’inizio del XXI secolo, il caramello salato ha guadagnato popolarità negli ultimi anni grazie alla sua combinazione unica di dolcezza e sapidità.

Oggi, il caramello è amato in tutto il mondo in diverse forme e varianti, dalle caramelle gommose, a quelle dure o ripiene, fino alle salse utilizzate per guarnire dessert e gelati.

È diventato un elemento fondamentale della produzione dolciaria ed è apprezzato da persone di tutte le età.

Scopper

L’ originale liquore italiano al caramello salato.